Dazi Usa, l'affondo del Pd: "Meloni espone l'Italia a figuracce che ci indeboliscono a livello internazionale"
"Calma e gesso. Per il momento non ci sono decisioni concrete, ma solo l’ennesimo post sui social di Trump. Ne abbiamo visti tanti, in questi mesi, con il presidente americano che annunciava sfracelli e poi faceva retromarcia. Dobbiamo mantenere i nervi saldi, non farci impressionare dalle minacce di Washington e continuare a negoziare con grande compattezza e tenendo la schiena dritta". Con queste parole il senatore Antonio Misiani, responsabile economico del Partito Democratico, interpellato da Affaritaliani.it, risponde alla domanda se, dopo l'annuncio di dazi al 50% contro l'Unione europea, perché non c'è alcuna intesa, da parte del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, l'Unione europea debba continuare il dialogo o rispondere immediatamente o comunque in tempi brevi con i contro-dazi verso gli Usa.
"L’Unione europea ha il peso specifico e tutti gli strumenti per tutelare le nostre imprese e i nostri lavoratori. Gli Usa, dal canto loro, difficilmente potranno reggere a lungo la demenziale guerra commerciale scatenata da Trump: fanno sempre più fatica a vendere i loro titoli di Stato, stanno scivolando verso la recessione e rischiano una fiammata inflazionistica che farà infuriare i loro consumatori", sottolinea l'esponente Dem.
"L’unità europea però è una condizione imprescindibile per negoziare. Il governo Meloni deve finirla di tenere il piede in due scarpe. Questo non è il tempo dell’ambiguità e delle operazioni di immagine a beneficio dei social. L’illusione di Meloni di fare da pontiera è stata smentita per l’ennesima volta da Trump e espone l’Italia a figuracce che indeboliscono il nostro ruolo a livello internazionale. Bisogna scegliere. L’Europa è la nostra casa e solo insieme ai partner europei potremo difendere efficacemente i nostri interessi", conclude Misiani.
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